sabato 9 giugno 2012

"LA VOLTA CHE PERSI L'AEREO DEL RITORNO..."

Manchester,28-29 Maggio 2003. Due date che per me rimarranno indelebili,inenarrabili.La sera di quel mercoledì di fine maggio, il Milan vince la sua sesta Coppa dei Campioni (a me piace ancora chiamarla così) contro la juventus, e per me che sono di Torino,non vi sto a descrivere la goduria immensa e la soddisfazione di vedere le facce da pirla dei miei amici e colleghi nei giorni a seguire.Ma c'è anche da dire,che anche il 29 maggio per me rappresenta una giornata indimenticabile. Dopo la vittoria ed i festeggiamenti di rito,arrivammo sfiniti all'aeroporto della città inglese pronti per partire di li a poche ore per Torino.Invece di rimanere insieme agli altri tifosi della mia città,andai ancora in giro per l'aeroporto a fare il cazzone con gli altri tifosi rossoneri,a bere qualche birra e a cantare come una scimmia urlatrice,per poi finire addormentato per terra come un clochard qualunque. Passai circa 4 ore sdraiato in stato di coma apparente, per poi essere svegliato da un agente della sicurezza dell'aeroporto che con un "Gentil-calcio" di punta su una spalla mi urlò "Hey you hurry up!!".Con una fiatella con cui avrei ucciso anche una puzzola,e ancora in stato di ubriachezza esagerato,mi alzai da terra e mi misi ancora a cantare "I campioni dell'Europa siamo noi", non curante dell'ora nè tantomeno della batteria del cellulare che mi stava per abbandonare definitivamente.Decisi di andare a fare colazione e di comprare con gli ultimi pound rimasti,La Gazzetta dello Sport.Ma vi pare?Non mi sarei perso per nulla al mondo la prima pagina della rosa con la foto di capitan Maldini che alza la coppa!! Detto questo, iniziai a guardarmi intorno per scovare dove si fossero andati a cacciare i miei compagni d'avventura.Iniziai a preoccuparmi dopo non aver visto nessuno e soprattutto, dopo aver inutilmente telefonato a 7-8 persone che avevano tutti il cellulare spento,prima che il telefonino mi salutasse definitivamente.In quell'istante li, alle ore 8.40,realizzai che avevo perso l'aereo e che ero rimasto li addormentato come un coglione.La situazione era questa:avevo perso l'aereo del ritorno,il mio telefono era morto e soprattutto ero rimasto senza un centesimo.Bello no? Da quel momento li, iniziò il mio calvario.Da una parte all'altra dell'aeroporto in cerca di un fottutissimo volo che mi riportasse in Italia;provai invano ad imbarcarmi per Milano,Bologna,Udine,Roma e come ultima spiaggia addirittura Reggio Calabria.Niente,non ci fu nulla da fare.84 km di corsa da una parte all'altra in 5 ore.Finchè non incontrai un amico di Asti che mi derise fino allo sfinimento quando raccontai l'accaduto."Cazzo ridi minchione?" gli dissi."il mio aereo parte alle 15.15 vedi tu se riesci in qualche maniera a prenderlo,ma la vedo dura.E invece,alle ore 14.30 riuscii con un numero d'alta scuola a infiltrarmi tra la gente e salire su quella merda d'aereo che trasportava bestie feroci.Mi cagai addosso temendo per il mio rientro su quel mezzo,quando le hostess dell'aereo,spedirono indietro il personaggio a cui io avevo fottuto il posto sul charter.Dieci minuti di trattative con uno difianco a me che continuava a ripetermi "Oh, ti hanno beccato,mi sa che ti fanno scendere".La mia risposta fu: "Brutto coglione,se mi beccano per colpa tua vuoi vedere che tra i due sei tu quello che scende?".Fortunatamente,tutto si risolse per il meglio,riuscii a ripartire per l'Italia e con 14 ore di ritardo arrivai a casa.Con mia madre in lacrime,mio padre versione Mike Tyson e mia sorella che mi insultava dicendo che avevano chiamato le pompe funebri per il mio funerale.

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